L’Università di Parigi utilizza il sistema SpectraMax iD3 per approfondire le conoscenze sulle vescicole extracellulari

AZIENDA/UNIVERSITÀ

Università di Parigi

MEMBRI DEL TEAM

Dott. Grégory Lavieu, Chaire d’Excellence, Università di Parigi, INSERM

PRODOTTI UTILIZZATI

Lettore per micropiastre multimodale SpectraMax iD3

La sfida

L’obiettivo principale del gruppo del dott. Grégory Lavieu all’Università di Parigi è quello di capire, sia a livello molecolare che cellulare, in che modo le vescicole extracellulari (Extracellular Vesicles, EV), anche chiamate esosomi, trasferiscono il loro contenuto da una cellula donatrice a una cellula ricevente. I ricercatori sono particolarmente interessati al processo di rilascio delle EV, che probabilmente richiede l’ancoraggio e la fusione con le membrane bersaglio delle cellule riceventi. Da un punto di vista meccanicistico, il campo delle EV è relativamente poco studiato e sembra maturo per permettere scoperte in grado di influire sulla biologia di base e forse sulla scienza traslazionale attraverso lo sviluppo di mimetici delle EV come vettori per la somministrazione di composti terapeutici. Ma prima di tutto è necessario capire la biologia cellulare di queste vescicole!

I ricercatori stanno sviluppando nuovi saggi acellulari e basati su cellule per misurare in maniera indipendente l’assorbimento delle vescicole e il rilascio del loro contenuto. L’approccio prevede il monitoraggio del carico marcato con luciferasi inizialmente contenuto nelle vescicole e la misurazione mediante luminometria dell’attività luciferasica associata alle cellule riceventi. Poiché il processo di rilascio è una reazione a bassa resa, sono necessarie un’elevata sensibilità di rilevazione e misurazioni affidabili. Inoltre, i ricercatori dispongono anche di saggi consolidati basati sulla fluorescenza per analizzare la fusione delle membrane. Il loro saggio è compatibile con lo screening a basso e ad alto rendimento.

Dott. Grégory Lavieu

La soluzione

Per i saggi in luminescenza e in fluorescenza, il team utilizza il sistema SpectraMax iD3. Il dott. Lavieu ha affermato: “Uso apparecchiature di Molecular Devices dal 2006, la prima era un sistema SpectraMax M5. Nel 2017 abbiamo acquistato un lettore SpectraMax iD3, che è molto più economico, ma fornisce comunque prestazioni simili in termini di sensibilità, affidabilità e solidità nella rilevazione del segnale (fluorescenza e luminometria).”

Strumento utilizzato

Il lettore per micropiastre multimodale SpectraMax® iD3 esegue misurazioni di assorbanza, fluorescenza e luminescenza. La funzionalità di comunicazione in campo vicino (Near-Field Communication, NFC) integrata consente di recuperare i protocolli personalizzati con un singolo tocco, permettendo di risparmiare tempo prezioso da utilizzare nella ricerca. È dotato di un un’ampia interfaccia touchscreen ad alta risoluzione con un pacchetto software incorporato che permette di impostare protocolli personalizzati, usufruire di protocolli precaricati ed eseguire il proprio esperimento senza la necessità di una stazione di lavoro con computer dedicato.

Con reagenti ottimizzati e il software leader del settore SoftMax® Pro, apre la strada a ricerche all’avanguardia.

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I risultati

Il dott. Lavieu sta ora acquistando un altro lettore SpectraMax iD3 per il suo nuovo laboratorio all’Università di Parigi. Parlando del sistema, ha dichiarato: “Il lettore SpectraMax iD3 è facile da usare, offre elevata sensibilità di rilevazione, affidabilità e grande versatilità. Un aspetto importante è che gli “utenti esperti” possono aggiornare i saggi e impostare sullo strumento protocolli più complessi (cinetica in tempo reale, ecc.) per sfidare i limiti dei nostri saggi. I team commerciali e di assistenza tecnica di Molecular Devices sono eccellenti.”

Maggiori informazioni sul gruppo del dott. Lavieu