Organoidi intestinali
Organoidi intestinali
Gli organoidi intestinali sono modelli di microtessuto 3D che riproducono strutture presenti nel lume intestinale e sull’epitelio intestinale circostante.
La maggior parte degli organoidi intestinali derivano da tessuto intestinale primario coltivato in cupole di Matrigel con fattori di crescita. In queste condizioni, le cellule intestinali si organizzano autonomamente per formare un singolo strato epiteliale. Tale epitelio contiene le popolazioni cellulari essenziali presenti nell’epitelio intestinale degli adulti ed è formato da una struttura a villi e cripte. Inoltre, può simulare le funzioni intestinali fondamentali, come l’assorbimento di nutrienti e la secrezione di muco.
La composizione cellulare e l’organizzazione dell’epitelio rendono gli organoidi intestinali uno strumento utile per studiare la biologia, la rigenerazione e il differenziamento delle cellule intestinali, nonché i fenotipi di malattia, compresi gli effetti di specifiche mutazioni, del microbioma o di processi infiammatori.
Proiezione di immagini 3D compresse di un organoide di adenoma duodenale FAP. Questi organoidi intestinali (o “mini-intestino”) hanno una forma sferoidale con un interno cavo (equivalente al lume dell’intestino).
In Molecular Devices, abbiamo ampliato l’espansione di linee di organoidi intestinali sani con i nostri Organoidi 3D Ready™.. Gli organoidi di qualità controllata sono prodotti su larga scala per lo screening ad alto rendimento, sfruttando la tecnologia brevettata dei bioreattori e dei bioprocessi per produrre PDO affidabili e predittivi. Rivolgetevi a un esperto oggi stesso per maggiori informazioni sui nostri organoidi pronti per il saggio e su come possono accelerare le vostre attività di scoperta e sviluppo di farmaci.
Utilizzo del PDOS per il trattamento dei tumori nei pazienti FAP/MAP
Il gruppo di ricerca sulle sindromi tumorali ereditarie (Inherited Tumour Syndromes Research, ITSR) ha sviluppato modelli cellulari di organoidi 3D per rappresentare i tumori maligni duodenali nei pazienti FAP e MAP. In collaborazione con Cellesce (ora parte di Molecular Devices) e con la dottoressa Laura Thomas dell’Università di Swansea, questi modelli sono stati perfezionati per l’uso industriale, al fine di facilitare la scoperta farmacologica.
Durante lo studio, gli organoidi intestinali sono stati derivati da materiale bioptico intestinale di pazienti FAP e MAP, replicando la biologia e l’aspetto degli adenomi duodenali o del tessuto normale. Queste coppie appaiate di linee di organoidi 3D patologici e sani sono state utilizzate come modelli rappresentativi per la ricerca sulle cause e sugli effetti delle malattie e come piattaforma rilevante per l’essere umano per la sperimentazione preclinica di potenziali trattamenti.
Automazione della coltura di organoidi intestinali 3D e protocolli di imaging
Dimostriamo qui un flusso di lavoro per l’automazione di una coltura di organoidi intestinali 3D. Abbiamo sviluppato metodiche automatizzate per la semina e lo scambio di terreni, come anche per il monitoraggio dello sviluppo degli organoidi intestinali. Inoltre, questo metodo permette di automatizzare il test dei composti e la valutazione delle alterazioni fenotipiche.
Guardate il nostro breve webinar con la Dr. Oksana Sirenko, senior scientist, che discute i protocolli usati per automatizzare gli organoidi intestinali 3D, sviluppati da cellule intestinali primarie murine coltivate in Matrigel.
Sistema integrato per il flusso di lavoro degli organoidi intestinali ad alto rendimento
La cella di lavoro per organoidi include il sistema di imaging ad alto contenuto ImageXpress® Confocal HT.ai, un incubatore automatico a CO2, un gestore di liquidi automatizzato Biomek i7, un robot collaborativo con rotaia e strumenti aggiuntivi, opzionali, tra cui una centrifuga automatica, il nostro sistema di imaging cellulare automatizzato ImageXpress® Pico, e un lettore per micropiastre SpectraMax. Tale sistema integrato consente di automatizzare il monitoraggio, il mantenimento e la caratterizzazione della crescita e del differenziamento di organoidi e cellule staminali, nonché di testare gli effetti di vari composti.
La nostra automazione di laboratorio per lo screening ad alto contenuto contempla scienziati e ingegneri che possono personalizzare i nostri strumenti e automatizzare interi flussi di lavoro per soddisfare le esigenze specifiche del vostro saggio, metodo o protocollo. Dagli incubatori e i sistemi di gestione dei liquidi fino alla robotica e ai software e hardware personalizzati, potete contare su di noi e sulla nostra esperienza di oltre 35 anni nel settore delle scienze naturali per la fornitura di prodotti di qualità e l’erogazione di servizi di assistenza in tutto il mondo.
Risorsa in primo piano
Organoidi intestinali per saggi di screening automatizzato. Imaging e analisi ad alto contenuto della morfologia degli organoidi
In questa applicazione sono stati sviluppati organoidi intestinali 3D da cellule intestinali primarie di topo coltivate in Matrigel. Sono state sviluppate metodiche per la gestione automatizzata dei liquidi per seminare le cellule in goccioline di Matrigel e per l’aggiunta e lo scambio dei terreni. Organoidi di sei settimane di età sono stati trattati con vari composti, cui è seguito il saggio vivo-morto e un’analisi avanzata delle immagini per valutare gli effetti del trattamento. In aggiunta, vengono presentati dei metodi per aumentare il rendimento, come i saggi automatizzati degli organoidi e lo screening dei composti.
Ultime risorse sulla ricerca sugli organoidi
Una maggiore diffusione dei modelli basati sugli organoidi nella ricerca e nello screening di farmaci è ancora ostacolata dalla complessità dei saggi 3D. La disponibilità di nuovi strumenti avanzati di imaging e di analisi e l’automazione dei saggi sono cruciali per aumentare la qualità delle informazioni, il rendimento e la precisione dei modelli biologici complessi. Scoprite in che modo le soluzioni di imaging e analisi ad alto contenuto e ad alto rendimento, combinate con strumenti analitici basati sull’IA, possono migliorare l’accuratezza dei vostri studi sugli organoidi.